Sai cos’è quell’insieme di strategie di marketing utili a generare lead qualificati e trasformarli in clienti? È la Lead Generation! Scopri i 7 consigli di Lead Champion su come fare Lead Generation su LinkedIn.

I 7 passi per trovare lead qualificati su LinkedIn 

Il processo di Lead Generation è diverso in ogni azienda, ma la rappresentazione che troviamo più efficace è quella delle 7 fasi, studiate per accompagnare l’utente durante tutti i momenti che portano all’acquisto.

Nel mondo 4.0 in cui ci troviamo, sappiamo con certezza che i nostri clienti, per arrivare a noi, hanno fatto tutti un percorso diverso. Eppure ci sono degli elementi comuni: ricerca delle informazioni online, ricerca delle aziende, confronto con i competitor, scelta del fornitore.

Questi processi possono essere guidati e influenzati grazie a vari strumenti: il sito web, certamente, un buon blog con articoli dedicati al prodotto, le pagine social aziendali con i loro contenuti specifici, ma anche il proprio profilo personale.

Tra tutti gli strumenti che possiamo usare, LinkedIn ricopre una posizione di rilievo. Grazie alla sua natura relazionale, è un ottimo strumento per far conoscere i propri prodotti o servizi e trovare nuovi B2B lead qualificati.

In questo articolo vedremo come applicare in modo pratico i 7 passi della Lead Generation su LinkedIn. Per rendere tutto chiaro farò un esempio per ognuna di queste, seguendo un unico “filone”.

Ti spiegheremo come Anita, commerciale della CaffèBreak, che vende macchinette del caffè da ufficio, potrebbe costruire la sua rete su questo social. Precisiamo che lavora nel B2B e che il suo cliente tipo è la PMI.

Cominciamo!

1. Pianifica le tue attività di lead generation

Ogni attività social che si rispetti ha un content plan definito. LinkedIn è quello che possiamo definire un H2H, Human to Human. Questa nuova prospettiva permette di andare oltre il concetto di B2B o il B2C, e tornare a vedere il nostro interlocutore per ciò che è: una persona come te.

Come ogni interazione che si rispetti, tutto parte dal modo in cui ti presenti. Foto profilo, sommario, immagine di copertina, esperienze. Tutte queste cose sono importanti, ma non perdere di vista il contenuto principale: i post.

Chi vuole entrare in contatto con te, con la tua azienda, andrà a vedere cosa commenti, cosa pubblichi, cosa consigli. Ecco perché devi pianificare una strategia che rispecchi te stesso e il tuo brand.

Non lasciare le cose al caso, è dalla fase di pianificazione che parte la tua Lead Generation, soprattutto su LinkedIn!

Un’altra cosa fondamentale da definire è la buyer persona a cui ti rivolgerai. Questa infatti indica il cliente tipo, la persona a cui indirizzare i post e le inserzioni.

In questo contesto la buyer persona è chi andrà a visionare il post su LinkedIn e mostrerà il suo interesse verso il nostro prodotto.

Esempio

Anita ha deciso di creare un content plan per il suo profilo LinkedIn.

Ogni giorno pubblicherà qualcosa sul suo profilo, con l’intento di far conoscere il prodotto e di spingere alla vendita. Questi post saranno di diversa natura:

  • post che riguardano la sua vita quotidiana
  • foto dei prodotti
  • articoli sul caffè e i suoi benefici.

Infatti, postare qualcosa di personale fa sì che i tuoi contatti possano sentire di conoscerti davvero. Le foto permettono invece di conoscere il prodotto, e capire il suo funzionamento. Infine, gli articoli su argomenti relativi al prodotto base (il caffè) serviranno ad Anita per costruire autorevolezza attorno al brand.

lead qualificati linkedin

2. Attrai nuovi lead qualificati

Tutto dipende dal tuo target. Chi sono le persone che ti servono per vendere il tuo prodotto? A chi ti rivolgi? Qual è, quindi, la tua buyer persona?

LinkedIn è un social, e come tale funziona grazie alle connessioni

Quello che ti serve è definire il tuo pubblico di riferimento. Non ti serve aggiungere centinaia di utenti, ma trovare quelli che potrebbero potenziare la tua rete di clienti.

Su LinkedIn, infatti, non importa avere tra i contatti il tuo cliente finale. La particolarità di questo social è che qualsiasi cosa tu commenti o consigli viene inserita nel newsfeed dei tuoi contatti. Questo amplia notevolmente la risonanza dei post.

Ogni tuo post deve avere come scopo quello di spingere al commento o al consiglio dei tuoi utenti, solo in questo modo le connessioni di 2° e 3° grado potranno vederlo.

collegamento sul newsfeed linkedin
Esempio

Anita ha deciso di pubblicare qualcosa di ironico e coinvolgente, in modo da spingere i commerciali a commentare o consigliare il post.

gif caffè

Penso che ogni Autogrill dovrebbe offrire almeno un caffè al giorno ai commerciali!

Ma mi sa che anche oggi dovrò tornare al mio ufficio e prendere un caffè con la nostra CaffèBreak! ☕”

Un post ironico, che colpisce una categoria, susciterà commenti e like. Questi renderanno il post visibile sul newsfeed, dove sarà visto da altri dipendenti dell’azienda del commerciale.

Tra loro ci sarà anche Mario Rossi, il suo prossimo acquirente.

3. Converti i tuoi collegamenti in lead

Se la tua strategia è ben pianificata, se i tuoi post attireranno le persone giuste, allora presto troverai diversi commenti interessati sotto i tuoi post.

LinkedIn dà risultati lentamente. Non pensare di pubblicare un post e trovarti subito sommerso da richieste di contatto e di appuntamento. Prima dovrai lavorare sulla tua immagine, trasmettere fiducia e coinvolgere il pubblico. Solo allora cominceranno ad arrivare i primi lead qualificati.

Non dimenticare il punto fondamentale. Solo grazie ai tuoi post riuscirai a ottenere visibilità e inserirti nella mente del potenziale cliente.

Un buon modo per arrivare a questo è quello di portare il tuo network sul sito. Lì scopriranno il prodotto, le particolarità, l’uso, e allora decideranno se è o meno un prodotto interessante.

Per poter tener traccia delle attività sul sito potrebbe essere necessario un software di anonymous tracking. Questo permette infatti di monitorare il sito aziendale e scoprire il traffico che viene generato dalle diverse campagne di B2B lead generation.

Un software come Lead Champion discover permette, ad esempio, di tracciare le aziende che arrivano sul tuo sito, monitorando quindi anche l’efficacia della tua attività su Linkedin. In questo modo puoi verificare quali aziende stanno interagendo con te sia sul social sia sul sito, e avrai la possibilità di creare una comunicazione efficiente con questi B2B leads qualificati.

Esempio

Ogni post di Anita viene collegato a caffebreak.it, alla pagina prodotto o al form contatti.

Molti degli articoli pubblicati provengono dal blog aziendale, questo permette infatti di indirizzare i contatti direttamente sul sito.

Portando il nostro Mario Rossi sul sito web sarà più facile convertirlo in lead e concludere la prima parte del nostro processo di Lead Generation.

4. Rafforza la relazione con i prospect

lead qualificati linkedin
Una volta ottenuto il potenziale contatto non cedere alla tentazione di interrompere il tuo “programma LinkedIn”. Questo è solo il primo passo.

Come dicevamo, ispirare fiducia e professionalità è l’obiettivo alla base delle azioni su LinkedIn.

C’è un appunto che vogliamo farti. Essere professionale non significa fare solo post seriosi. Ricordi cosa dicevamo all’inizio? Su LinkedIn ti rivolgi sì a lead qualificati, che però sono persone come te.

I tuoi contatti odiano lo spam, la pubblicità aggressiva, i post troppo lunghi (senza un vero motivo) o troppo polemici. C’è un detto bellissimo a questo proposito: “parla come mangi” significa che devi parlare in modo semplice, diretto. Non perderti in frasi lunghe e complesse, e non utilizzare un linguaggio ricercato o rispettoso.

Scrivi post simpatici, che rispecchino la tua quotidianità, che ti facciano sembrare vero. Un post autentico attira molto più di un post eccessivamente rigido e ingessato.

Esempio

Anita ci tiene a fare una buona impressione sui suoi lead più qualificati e rendersi simpatica ai loro occhi. Proprio per questo motivo ha deciso di utilizzare un tone of voice molto leggero per i suoi post, in modo da creare una relazione con i suoi collegamenti.

Piuttosto che scrivere: “dopo una giornata produttiva ma stancante finalmente posso concedermi il mio amato caffè con Caffè Break”, che sembra un po’ noioso ai suoi occhi, lei preferisce scrivere:  “ora mi serve proprio il mio Caffè Break! Dopo aver passato una giornata in auto a vendere il mio prodotto devo anche provarlo, no?”.

Meno pomposo, più simpatico, più “like friendly”.

5. Avvicina i tuoi lead qualificati

Ricorda quello che ho detto nel punto precedente: i tuoi contatti odiano i contenuti troppo push.

Se tutto è andato secondo i piani, a questo punto dovresti aver trovato qualcuno interessato davvero al tuo prodotto. Ora devi conquistarlo.

In questa fase i lead qualificati hanno bisogno di avere più informazioni sul prodotto, di capire come può realmente dargli dei benefici. In alternativa, ha bisogno di iniziare una conversazione con una persona della tua azienda.

6. Non attrarre solo su LinkedIn

Il cliente è pronto all’acquisto: non cadere però nell’errore di utilizzare solo LinkedIn come strumento di comunicazione.

Esempio

Anita chiede a Mario l’email e il numero di telefono, contattandolo personalmente e portandolo all’acquisto della macchina per il caffè. Ha già la sua fiducia, lui conosce il prodotto perché l’ha sentito elogiare a lungo. Anita procede con la sua strategia di vendita, e conclude la trattativa.

7. Delizia i tuoi nuovi lead

La fase più importante della Lead Generation su LinkedIn arriva alla fine.

Il cliente non deve mai sentirsi dimenticato. È fondamentale restare a disposizione per eventuali problemi o dubbi, e assicurarsi che sappia che può sempre contattarti.

E se proprio c’è una cosa che puoi fare grazie a LinkedIn è quella di essere sempre vicino al cliente.

Inoltre, all’interno di un social il cliente soddisfatto sarà la tua migliore pubblicità gratuita. I suoi commenti e i suoi “consiglia” faranno sì che anche altri possano capire i vantaggi del tuo prodotto. Le persone, infatti, tendono a dare un peso maggiore all’esperienza dei clienti che alle auto-recensioni delle aziende.

Esempio

Anita, durante il lavoro quotidiano di vendita e Lead Generation resta sempre in contatto con Mario.

È uscita la nuova versione del prodotto? C’è un’offerta speciale da proporgli? Ha bisogno di manutenzione? Grazie al rapporto che si è creato Mario sa che può contare su di Anita in caso di bisogno. Questo non soltanto rende soddisfatto lui e l’azienda, ma fa di Anita il fornitore più consigliato da Mario agli amici.

Conclusioni: cosa aspetti a trovare lead qualificati su LinkedIn?

Le 7 fasi della Lead Generation su LinkedIn, se ben pianificate e gestite, sono quelle che portano l’utente a diventare cliente. Questa, come anticipato, può essere gestita in diversi modi e con diversi strumenti.

Con Lead Champion discover, ad esempio, puoi tracciare le aziende che arrivano sul tuo sito. Questo ti permette di trovare lead qualificati e di verificare l’efficacia della tua attività su LinkedIn.

Lead Champion discover infatti ti mostra le aziende che hanno visitato il tuo sito e il dettaglio della navigazione; analizzando questi dati, insieme a quelli ottenuti su LinkedIn, avrai una buona panoramica sull’efficacia della tua attività di Lead Generation e potrai definire i passi successivi avendo qualche informazione in più.

Con LinkedIn, come abbiamo visto, le azioni da fare sono:

  1. Pianifica un content plan che ti permetta di far conoscere il tuo prodotto ai collegamenti;
  2. Attrai le persone interessate grazie ai tuoi post: più sono coinvolgenti più alta sarà la possibilità di raggiungere il potenziale cliente;
  3. Converti i collegamenti in lead grazie ai link diretti verso il sito, il blog o le landing page,in questo modo potrai misurare il loro interesse;
  4. Rafforza la relazione grazie alle pubblicazioni e ai commenti dedicati, in questo modo la lead si sentirà coinvolta nel processo di vendita e sarà ancora più “soddisfatta” del prodotto;
  5. Avvicinati alle lead mostrandoti come un esperto del settore e un consigliere “disinteressato”, in questo modo vedranno che non vuoi solo vendergli un prodotto ma aiutarli;
  6. Acquisisci il contatto e procedi alla vendita del prodotto;
  7. Delizia il cliente restando al suo fianco, questo ti garantirà anche una buona “pubblicità gratuita”!

Ogni azienda, per creare un processo di generazione di lead efficace, deve ovviamente analizzare il proprio business e capire quale sia la strategia migliore e gli strumenti da usare.

Prendi i consigli che abbiamo voluto darti, quindi, con le giuste cautele. Un lavoro di Lead Generation, soprattutto se attuato per mezzo dei social, va adattato.

Inoltre ricorda sempre che processi come questo hanno bisogno di un periodo di assestamento e di vari adattamenti in base al tipo di business, di necessità e di capacità.

E tu, hai già cominciato la tua strategia per attrarre lead qualificati su LinkedIn?

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